Intervento del sindaco di Ortona, dott. Vincenzo d’Ottavio:
‘Nella storia dell’arte due fili rossi si intrecciano costantemente: i principi universali che sono la norma delle manifestazioni dell’esistenza e il particolarismo soggettivo dell’artista che è osservatore esterno ma imprescindibile dal quadro. Ebbene, Fabio De Poli, attraverso il colore, sa coniugare questi motivi con grande eleganza e padronanza. Il mondo in crisi ha bisogno di arte nuova che ambisca ad una riqualificazione della vita civile, libera dall’impero economico che la vede invischiata. Una ipnosi talmente bella da lasciare credere che sia possibile! Ne nasce un appello accorato a chi dell’arte fa vita e mestiere, una richiesta in prima persona all’autore contemporaneo perché conferisca il giusto prezzo alla nobiltà del suo operare in un tempo economicamente globalizzato.’
Intervento dell’assessore alle manifestazioni e alla cultura, dott.Valentino Di Carlo:
‘Il vigore culturale di Palazzo Farnese rinasce sotto forma di arte, sensibilizzato dalla peculiarità artistica di un autore che è la coniugazione tra il reale e l’immaginario, il possibile e l’impossibile. Tutto ciò è l’anello di congiunzione che si evince dalle opere di Fabio De Poli che esprime la propria personalità interpretando un’estetica espressiva che vuol essere arte nell’arte. Vigore di immagini e tonalità dissacranti alla ricerca sottaciuta di ciò che il genere umano sogna ed auspica. Personaggi che rappresentano la realtà della propria esistenza ma che si elevano con forza cercando qualcosa di etereo.Un’arte dedicata adeguata a ogni contesto, versatile, che vede negli occhi dell’autore la vita che verrà.'
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